WomenFootball.it intervista Anna Katharina Peer, leader del Meran Women, promosso nella Serie B Femminile
Un percorso quasi impeccabile, per lunghi tratti travolgente, nonostante qualche difficoltà dettata da infortuni e nuovi assetti societari che potevano far perdere la concentrazione a chi, ogni domenica, doveva scendere in campo. La promozione nella Serie B Femminile centrata dal Meran Women è infatti il meraviglioso risultato di un gruppo di giocatrici e di uno staff dirigenziale che ha sognato e creduto nell’impresa, raggiunta con la vittoria del gruppo B della Serie C Femminile grazie ai 66 punti ottenuti in 28 partite disputate.
“La nostra forza di quest’anno è stata davvero la coesione che si è venuta a formare tra tutte noi giocatrici per centrare un traguardo incredibile che, forse, a inizio anno era difficile da pronosticare” racconta Anna Katharina Peer, una delle leader della squadra, al sito WomenFootball.it. “Il nostro gruppo è sempre restato unito nei momenti felici e in quelli più complicati, affrontando le situazioni più difficili come un’unica identità e riuscendo sempre a superarle. Mi riferisco ai diversi infortuni occorsi ad alcune mie compagne oltre ai cambi societari e tecnici che ci sono stati in inverno. Tutte dinamiche che potevano condizionare le nostre prestazioni, cosa che invece non è accaduta”.
Il percorso del Meran Women è stato infatti a dir poco memorabile: 20 vittorie, 6 pareggi e solo 2 sconfitte, arrivate nelle ultime giornate, quando la promozione era già stata praticamente raggiunta.
“Abbiamo realizzato un’impresa, dominando un campionato particolarmente difficile come quello di Serie C dove ogni partita è da prendere con attenzione” commenta sorridendo Peer, autrice di cinque reti nella passata stagione. “La cosa più incredibile è che l’abbiamo fatto facendolo sembrare come se fosse un qualcosa di facile, proprio per la bravura dell’intera squadra. Sono davvero contenta di aver centrato questo risultato. Quando ero bambina poter giocare e vincere a questi livelli era un sogno impossibile per me. E invece ora è tutto vero”.
La grande avventura nel mondo del calcio è infatti iniziata all’età di 12 anni per Anna Katharina Peer. Nel corso di tutto il percorso sono stati tanti i sacrifici che ha dovuto fare per cercare di raggiungere questi livelli e togliersi così delle meritate soddisfazioni.
““Parto dal presupposto che nella vita nulla è facile, ma se vuoi una cosa riesci a trovare il modo di ottenerla. Ringrazio molto i miei genitori che mi hanno sempre spinta a giocare e mi hanno capita (ride NDI) anche quando ho perso battesimi e altre ricorrenze famigliari perché ero impegnata in campo. A proposito di sacrifici ricordo che quando studiavo a Innsbruck, in Austria, dovevo farmi due-tre ore di treno e macchina ogni volta per venire a giocare nell’Unterland”
Dopo aver completato gli studi Anna Katharina Peer è infatti al momento insegnante presso il Liceo delle Scienze Umane di Bolzano. Anche in questo caso conciliare l’aspetto lavorativo con quello sportivo non è facile.
“Si tratta sempre di cercare di organizzarsi e riuscire a fare al meglio tutte e due le cose” spiega Peer. “Spesso lavoro in pullman, preparando le lezioni e gli argomenti che affronterò in classe con gli studenti, soprattutto quando siamo in trasferta e stiamo via per più giorni. A volte torni a casa veramente stanca e appena arrivi cadi nel letto ma lo riesci a fare sempre con il sorriso sulle labbra. Stiamo parlando di un lavoro – quello di insegnante – e di un hobby – quello di calciatrice – che amo fare”.
Nella stagione terminata il Meran Women ha potuto contare sulla presenza fondamentale dentro e fuori dal campo di Anna Katharina Peer, diventata ancora di più un punto di riferimento per tutte le compagne di squadra.
“Sono abbastanza soddisfatta della mia stagione e soprattutto di come l’ho conclusa – commenta la giocatrice altoatesina. Sono felice di essere stata un punto di riferimento per le mie compagne più giovani, mostrando loro il giusto atteggiamento da tenere nel corso dell’anno. Anche se a volte non si riesce a fare la giocata vincente in campo, è importante riuscire a dare il proprio contributo anche da fuori. La squadra per me viene prima di ogni altra cosa”.
di Daniele Mattioli
Nella foto Anna Katharina Peer celebra la vittoria del campionato di Serie C Femminile da parte del Meran Women (Ufficio Stampa Meran Women).