18 Gennaio 2025

Pre Derby Femminile Milan-Inter: WomenFootball.it intervista Deborah Salvatori Rinaldi, ex giocatrice rossonera

Nella foto Deborah Salvatori Rinaldi esulta dopo uno dei suoi tanti gol realizzati con la maglia del Milan Women (da DreamsTime.com)

Domenica 8 dicembre, alle 14:30, si giocherà per la prima volta il Derby della Madonnina Femminile tra Milan e Inter a San Siro. Tuttavia, non è la prima volta che San Siro apre le porte ad una partita di calcio femminile, infatti nel 2020 ha ospitato Milan-Juventus, partita che però si è disputata a porte chiuse a causa della pandemia. Sarà la prima volta che lo Stadio verrà aperto al pubblico, e chi meglio di Deborah Salvatori Rinaldi può raccontarci quali sono le emozioni che si vivono nel derby e com’è calcare quell’importante terreno di gioco. L’ex giocatrice del Milan Women, attuale responsabile comunicazione della Ternana Women, è infatti scesa in campo per due stagioni con le rossonere segnando diverse importanti reti.

Ciao Deborah, benvenuta su WomenFootbal.it. Che cosa rappresenta secondo te questa decisione per il calcio femminile italiano?
È una notizia bellissima. Giocare a San Siro il derby vuol dire lanciare un messaggio. Non si tratta solo di un evento sportivo, ma di un segno tangibile del cambiamento in corso, non tanto sui passi in avanti che il calcio femminile è riuscito a fare ma su quelli che ha intenzione di fare in futuro.

A proposito di derby, hai giocato e segnato nel primo derby della storia (2019), quali sono i tuoi ricordi?
È una delle giornate più belle che ho vissuto calcisticamente, perché non si è limitata ai 90 minuti. Ricordo le nostre sensazioni della sera prima in hotel a Milano, eravamo così fiere di vivere questo derby che quasi non riuscivamo a dormire. Ricordo l’arrivo dei due pullman, le persone fuori dai cancelli, il tifo, i miei genitori in tribuna. Non giocai titolare ed il mister venne a parlarmi perché era un po’ in difficoltà con la sua scelta, non partivo tra le prime undici ma in quel periodo stavo segnando e giocando bene. Fui io a tranquillizzarlo: “Mister, vuol dire che se entrerò dopo cambierò la partita e se avremo fatto dei gol, io farò il più bello”. Sapevo che quella giornata me la sarei portata a casa con qualcosa di speciale e quel qualcosa furono un assist sul risultato di 1 a 1 e il terzo gol di testa, proprio sotto la curva. Tutto stupendo. Veramente emozionante.

Non è la prima volta che il Milan gioca a San Siro, nel 2020 infatti si è disputata Milan-Juventus, una partita giocata senza pubblico a causa del Covid, in questo caso quali sono state le sensazioni?
Questo è un ricordo a cui sono gelosamente legata perché mi rendo conto che è un privilegio di pochi al mondo. In qualsiasi posto del pianeta si trovano tifosi interisti ma soprattutto milanisti e giocare nel tempio del calcio italiano, anche solo calpestare quell’erba, non è una cosa che capita a tutti. Ero infortunata ad una caviglia, in infermeria facevano tutti il tifo per me e lavoravamo come non mai per farmi tornare a disposizione. Ci siamo messi a ballare quando abbiamo detto al mister che potevo esserci. Sono entrata con antidolorifico, fasciatura quasi gessata e adrenalina… alla fine è sempre quella che ti fa andare oltre. Non potevo non vivere quel sogno. Avevo la palla del pareggio sul piede, bastava un tiro al volo, la mia specialità…l’ho sparata alta! Però è ancora tutto mio quel ricordo. Spero che le ragazze si rendano conto di quello che stanno per vivere.

Tornando alla sfida di domenica, chi vedi favorita tra le due squadre? O nel caso chi potranno essere le protagoniste?
Non voglio fare previsioni, sono entrambi squadre che hanno rose e società importanti alle spalle. Il derby non è mai una partita come le altre, figuriamoci a San Siro. Cambiano gli spazi, le emozioni, le pressioni. Sono sicura che sarà una bella giornata di calcio.

Infine, parliamo un attimo di te: come sta andando l’avventura come responsabile comunicazione della Ternana Women?
Alla Ternana Women le cose stanno andando molto bene. Il mio lavoro mi assorbe moltissimo, ma non riesco a fare altrimenti. Mi è stato affidato un ruolo importante, soprattutto perché ho preso in mano la squadra quando era ancora agli inizi, praticamente come una tela bianca da riempire. Ho cercato da subito di mettere ordine a quello che siamo e trasformalo in identità. Mi interessava tracciare una linea che definisse lo stile Ternana Women e questo quando parti da zero è stimolante ma allo stesso tempo impegnativo. Le soddisfazioni sono tante ma i progetti e le cose da fare ancora di più. Credo che nella mia comunicazione ci sia anche un forte senso di nostalgia, perché spesso creo i contenuti più per le ragazze che per il pubblico. Loro sono il mio vero obiettivo. Cerco, a modo mio, di contribuire a quella piccola percentuale che porta i tre punti la domenica, mostrando loro la fortuna che hanno: la vita sportiva di cui dovrebbero essere grate, le piccole cose quotidiane che non torneranno mai più, e il fatto che stanno giocando al gioco più bello del mondo, insieme, ogni giorno. Ho sempre creduto che il giudizio ingiusto o negativo nasca quando qualcosa è lontano da noi, quando non la comprendiamo davvero. Chi non conosce, si sente libero di offendere. Non desidero imporre un cambiamento costringendo gli altri ad entrare nel nostro mondo; voglio che la rivoluzione nasca dalla forza di ciò che siamo, dalla nostra autenticità e coerenza.

di Isotta Ortonovi

Nella foto Deborah Salvatori Rinaldi esulta dopo uno dei suoi tanti gol realizzati con la maglia del Milan Women (da DreamsTime.com).

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