23 Novembre 2024

“Behind The B’’: Alessia Rognoni, attaccante dell’Hellas Verona Women, si racconta alla giornalista Lucia Anselmi

Alessia Rognoni festeggia dopo un gol segnato (da Ufficio Stampa Hellas Verona Women)

Empatia, comprensione, rispetto per le compagne e le avversarie, talento, duro lavoro. Quindici gol segnati in stagione, eppure tanta umiltà.

È questo e tanto altro Alessia Rognoni, attaccante dell’Hellas Verona Women, che dello sport ha fatto sue le qualità e i valori più belli, quelli che hanno stregato il mondo. Si presenta subito dopo l’allenamento all’intervista con la giornalista sportiva Lucia Anselmi, in occasione della quinta puntata di “Behind The B” – rubrica ideata e realizzata da Donne sui Tacchetti – con un sorriso stanco ma pieno di passione. Come chi ha appena fatto qualcosa che ama molto. 

“Lo sport ti dà uno spirito di vita che nient’altro ti dà. Stando sempre in un gruppo di persone devi anche stare attento a chi hai intorno, devi avere rispetto ma anche cercare di capire. Se una compagna è in difficoltà, devi capirlo, ci deve essere qualcuno che lo capisce. Non si può pensare a se stessi quando si fa parte di un gruppo.”

Rognoni racconta di come la passione per lo sport, e per il calcio in particolare, sia nata da bambina e non l’abbia più lasciata.

“Ho iniziato a 5 anni, ero veramente piccola e penso che la passione me l’abbia trasmessa mio fratello. Lui ha 10 anni più di me e l’ho sempre visto giocare a calcio, quindi penso che qualcosa mi abbia trasmesso. Ho provato anche altri sport, però sentivo che il calcio faceva per me e ho intrapreso questo percorso che dura da 21 anni.”

Dopo un lungo periodo all’Inter Women, a cui rimane sempre legata, ed esperienze in altre squadre, la Bomber Alessia Rognoni sembra aver trovato a Verona una nuova famiglia:

“Ho tante amiche qua, questo lo voglio sottolineare, non sono semplicemente compagne di calcio, sono amiche: è tutto differente quando giochi a calcio e hai di fianco delle amiche. Qui è una famiglia, noi siamo una famiglia, c’è un bel clima e anche quelle più piccole si sono integrate bene.”

Sono davvero l’empatia e la sensibilità alcuni tratti forti dell’attaccante gialloblù, che partecipa anche quest’anno al Progetto Scuola dell’Hellas Verona, iniziativa nata per promuovere una sana cultura calcistica negli istituti scolastici.

“Questo progetto include numerose scuole in tutta la provincia e siamo tanti istruttori, ho voluto farlo anche io perché mi piace stare a contatto con i bambini, con i ragazzi. Andiamo nelle scuole a portare quello che è un po’ il calcio, ma soprattutto lo sport in generale, i valori. È un progetto che esiste da tanti anni, quest’anno però abbiamo raggiunto dei numeri importanti. Il Verona ha dei meriti per questo, è una cosa bella, è una cosa importante, credo che le nuove generazioni abbiano bisogno di vivere questi momenti e abbiano bisogno di fare sport, perché lo sport credo sia la base di vita, io la vedo così.”

La squadra veneta è molto impegnata anche dentro al campo: questa stagione della Serie B è tra le più emozionanti e sorprendenti di sempre, con rose ricche di talenti, di giovani e di ambizioni per la promozione.

“È un campionato impegnativo e si è visto in più occasioni. Ci sono tante squadre che hanno fatto delle rose importanti per ambire alla Serie A. Noi fin da subito ci siamo sempre impegnate, abbiamo sempre dato il massimo per portare a casa più punti possibili. Purtroppo siamo anche state un po’ sfortunate perché abbiamo avuto parecchi infortuni. Ma siamo state bravissime finora, mancano sei partite, sono certa che faremo ancora grandi cose.”

La numero 23 evidenzia anche che, se il campionato di Serie B quest’anno è così competitivo, è perché il livello generale si è alzato molto, anche grazie ai passi avanti che il movimento del calcio femminile italiano ha fatto in questi anni.

“Mi ricordo che, quando ero piccola, eravamo veramente poche bambine a giocare, invece adesso vedo che anche qui a Verona sono tante, qualcosa di buono è stato fatto e siamo in crescita. Però ancora c’è da fare, purtroppo i pregiudizi sono sempre dietro l’angolo. Bisogna crederci, bisogna lottare, andare contro questi pregiudizi, cercare di seguire sempre i propri sogni e le proprie passioni. Questo è quello che cerco sempre di trasmettere alle bambine quando vado a vederle, quando le seguo.”

A proposito di sogni: “Spero di poter tornare a giocare in Serie A e di poter vestire la maglia azzurra. Continuerò a impegnarmi e farò il massimo per provare a raggiungere questi obiettivi.”

Empatia, comprensione, rispetto per le compagne e le avversarie, talento, duro lavoro. Fame di reti e tanta umiltà. Occhi puntati alle ultime sei partite quindi, ma anche un po’ più in là. Soprattutto quando si parla di una giocatrice, un’atleta e una persona come Alessia Rognoni, che di strada ne ha fatta e dimostra di avere la stoffa per poterne percorrere ancora tanta.

di Caterina Venturi

Nella foto, Alessia Rognoni festeggia dopo un gol segnato (da Ufficio Stampa Hellas Verona Women).

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