Supercoppa Femminile, Fiorentina: dopo 7 anni dalla vittoria, la Viola torna allo Stadio Picco per alzare al cielo un altro trofeo
Ottobre 2018. La Fiorentina scende in campo allo Stadio Alberto Picco di La Spezia per la Supercoppa. Davanti a loro c’è la Juventus, un avversario temibile. Al 68’ arriva l’unico goal del match, segnato da Ilaria Mauro, che indossava ancora i colori della squadra toscana. La Fiorentina, ancora capitanata da Alia Guagni e con in panchina Antonio Cincotta, alza al cielo la sua prima Supercoppa. In quella squadra c’è anche Alice Tortelli, che qualche tempo dopo diventa capitana della formazione Viola e che 7 anni dopo torna in quello stesso stadio con lo stesso obiettivo del 2018.
«Sono dei bei ricordi, ma sono passati tanti anni e quindi il ricordo mi invoglia a tornare a vincere. Tra virgolette è come se uno si fosse scordato cosa voglia dire vincere quindi tornare nello stesso stadio mi carica e mi dà un’emozione ancora più grande per vincere di nuovo questa competizione» ha detto la capitana in conferenza stampa, ritornando con la memoria a quei momenti di gloria.
Sono passati quasi 7 anni da quel giorno e la formazione Viola, questa volta condotta da Sebastian De La Fuente, torna in Liguria, in quello stadio pieno di nostalgia e di gloria. La voglia di ripetersi è tanta, ma davanti alla Fiorentina c’è la Roma, la bestia nera delle toscane. La formazione di Firenze, infatti, non vince contro le Giallorosse dal 20 aprile 2019, quando Ilaria Mauro e Valery Vigilucci regalarono la vittoria in campionato alla propria squadra. Da allora, le due compagini si sono sfidate 16 volte, nelle quali la Roma ha padroneggiato 11 volte, mentre le restanti 5 sono finite in parità.
Una delle sconfitte più cocenti è sicuramente quella di 8 mesi fa. La partita del 24 maggio, giocata a Cesena e valevole per la Coppa Italia. Una gara combattuta tra le due squadre, con i tempi regolamentari e i supplementari finiti con il risultato di 2-2. In quell’occasione, sono stati decisivi i rigori, che hanno consegnato l’ambito premio al club della capitale. E poi la partita di campionato, quella del 9 novembre, equilibrata, ma vinta sempre dalle giallorosse.
«Nelle ultime due sfide con la Roma, la finale di Coppa Italia e la partita di campionato, è regnato l’equilibrio. Quindi come in qualunque finale, come in qualunque partita decisiva, sono gli episodi che fanno la differenza. La chiave per la vittoria può passare attraverso l’attenzione per i dettagli e degli episodi e non mollando un centimetro, perché vogliamo questa coppa. Dobbiamo dare il massimo per arrivare all’obiettivo che ci siamo prefissati e cioè portare un trofeo a Firenze» ha detto l’allenatore De La Fuente.
La Fiorentina arriva a questa finale dopo un periodo non proprio roseo per l’11 toscano. Dopo aver iniziato il campionato di Serie A al meglio, candidandosi come la diretta concorrente della Juventus capolista, negli ultimi due mesi il rendimento della Viola è calato. Solamente 5 punti nelle ultime 5 partite, maturati grazie ad una vittoria e due pareggi. Poi sono arrivate due sconfitte contro le Bianconere e le Giallorosse. E così la squadra di De La Fuente ha dovuto cedere il secondo posto all’Inter, scivolando in quarta posizione dietro alla Roma.
Ma si sa, le finali sono partite a sé stanti. Non conta ciò che è successo durante il campionato, a fare la differenza sono solamente quei 90 minuti di gioco e le occasioni che vanno sfruttate al meglio, perché non si ripetono.
di Rachele De Corso
Nella foto un momento di gioia dell’ACF Fiorentina nel corso di questa statgione (foto ACF Fiorentina).